mercoledì 19 novembre 2008

Assolti tutti i vertici per il massacro Diaz


Assolti tutti i vertici della polizia. Finte condanne (condonate e già in prescrizione) per la "manovalanza" del massacro della scuola Diaz durante il G8 di Genova.

Il collegio giudicante ha atteso che fossero conclusi i telegiornali della sera per leggere una delle sentenze più vergognose mai pronunciate in Italia.
Il messaggio è chiaro: la polizia non si tocca.
L’impunità per i crimini commessi dalle forze dell’ordine durante i giorni del G8 di Genova estende quindi le sue ombre inquietanti sul passato e sul futuro. Ricorda che in questo paese c’è una lunga tradizione (ogni tanto rievocata dalle esternazioni di Kossiga) di sospensione di qualsiasi regola costituzionale, in particolare in adempimento di strategie di contenimento e repressione del conflitto sociale, e che il futuro è indicato "in nome del popolo italiano" e ci parla di un ruolo sempre maggiore della società del controllo e della militarizzazione, a fronte di stagioni di crisi globali, da una parte, e di sommovimenti di ribellione dall’altra.
La sentenza della Diaz, dopo quella di Bolzaneto in cui le torture dei prigionieri sono divenute percosse e lesioni, e per i torturatori non c’è stata nemmeno la rimozione dal servizio, ci conferma quello che fin dall’inizio era intuibile: la strada della giustizia per Genova impostata sui principi di legalità assoluta e affidata ai tribunali dello stato, è una strada chiusa. Gli unici a pagare, seguendo questa logica, sono i manifestanti: pesantemente condannati ed immolati come capri espiatorio sull’altare (bipartisan) della legge.

Ecco i nomi dei massacratori
Il tribunale ha condannato, sostanzialmente tutto il VII nucleo comandato da Vincenzo Canterini, anche se gran parte delle condanne sono state mitigate per effetto del condono. Canterini, condannato a 4 anni, è stato riconosciuto responsabile di falso ideologico e di calunnia in concorso mentre Michelangelo Fournier (2 anni di reclusione e non menzione), Fabrizio Basili, Ciro Tucci, Carlo Lucaroni, Emiliano Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti, Pietro Stranieri e Vincenzo Compagnone sono stati condannati a tre anni ciascuno per lesioni personali continuate.
Per l’episodio delle molotov il tribunale ha condannato Pietro Troiani (3 anni) e Michele Burgio (2 anni e mezzo) per la calunnia e per il porto illegale di armi da guerra. A tutti sono state concesse le attenuanti generiche ritenute prevalenti sulle aggravanti contestate a Fournier, Troiani e Burgio ed equivalenti per gli altri. Luigi Fazio, che è stato condannato a un mese di reclusione, è stato dichiarato interdetto dai pubblici uffici per un anno. Per lui il tribunale ha stabilito la non menzione.
Tutti gli altri hanno avuto uguale pena accessoria per la durata delle rispettive pene. Le pene inflitte a Basili, Tucci, Lucaroni, Zaccaria, Cenni, Ledoti, Stranieri, Compagnone, Troiani e Burgio sono state interamente condonate. Il tribunale ha dichiarati condonati anche 2 anni della pena inflitta a Canterini. Infine, il tribunale ha stabilito che Canterini, Fournier, Basili, Tucci, Lucaroni, Zaccaria, Cenni, Ledoti, Stranieri e Compagnone siano condannati in solido e con il responsabile civile, Ministero dell’ Interno, al risarcimento di tutti i danni patiti dalle parti civili.

Gli assolti - Il Tribunale di Genova, con la sentenza di oggi sui fatti della scuola Diaz al G8 del 2001, ha assolto perche’ il fatto non sussiste Giovanni Luperi, capo del dipartimento analisi dell’ Aisi, e Francesco Gratteri, capo della direzione centrale anticrimine.
Per loro l’ assoluzione e’ stata pronunciata con formula piena. Sono stati anche assolti Massimo Nucera e Maurizio Panzieri per l’ episodio della coltellata ricevuta da Nucera durante il blitz nella scuola Diaz. Sia Nucera che Panzieri, accusati di calunnia, sono stati assolti perche’ il fatto non sussiste. Assolti anche Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Nando Dominici, Spartaco Mortola, Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi e Davide Di Novi.
Con loro sono stati assolti anche Massimiliano Di Bernardini e Salvatore Gava. Alfredo Fabbroccini, l’ unico per il quale i pm avevano chiesto l’ assoluzione, e’ stato completamente scagionato.
Il tribunale ha anche assolto Canterini dall’ accusa di lesioni ai danni di una parte civile assieme a Fournier, Basile, Tucci, Lucaroni, Zaccaria, Cenni, Ledoti, Stranieri e Compagnoni.


ANCHE SE VOI VI CREDETE ASSOLTI

PER NOI SARETE SEMPRE COINVOLTI!

NOI LA DIAZ NON LA SCORDIAMO!

questo sarà lo striscione appeso fuori da scuola, perchè noi non dimentichiamo...perchè nessuno possa farlo!

lunedì 17 novembre 2008

27 novembre CORTEO abbiamo iniziato per non fermarci!

La legge Gelmini è tagli, licenziamenti, privatizzazione, svendita, selettività, meritocrazia, condotta, grembiulini.

Noi siamo il rifiuto più radicale e determinato nei suoi confronti, siamo il bastone nelle ruote della ministra, noi siamo l’onda anomala.

Il 14 Novembre, dopo decine e decine di iniziative di cortei e iniziative da ogni scuola e facoltà d’Italia, il movimento dell’onda ha invaso Roma con un corteo nazionale moltitudinario che ha portato fin sotto Palazzo Chigi la voce degli studenti, dei precari, degli insegnanti, dei genitori.
La nostra onda incontrollabile, irrappresentabile da sigle di partiti e sindacati non accetterà paletti o compromessi: abbiamo cominciato per non fermarci fino a che il provvedimento non sarà completamente smantellato.

Noi siamo l’onda che, oltre ad essere irremovibile contro la legge Gelmini, è decisa a costruire una scuola diversa, autoriformandola dal basso nelle pratiche quotidiane, insieme a tutte le migliaia e migliaia di gocce che formano il nostro movimento, con tutte le gocce che la crisi di questo governo non hanno nessuna intenzione di pagarla.

27 NOVEMBRE
CORTEO
H 9.30 LARGO CAIROLI
h8.00 davanti @ parini

ANNA ADAMOLO, L'ONDA ANOMALA E' INCONTROLLABILE!

Anna Adamolo è un immaginario non domato e non normalizzato, è la volontà di tenere aperto il molteplice e il possibile contro l’arroganza di un pensiero contabile, è il rifiuto di sanare le difficoltà dell’oggi con le miserie di domani.

Anna Adamolo è “Noi la crisi non la paghiamo”, Anna Adamolo sono le studentesse e gli studenti, le precarie e i precari, le maestre e i maestri, le insegnanti e gli insegnanti, le bambine e i bambini, le mamme e i papà che in questo mese e mezzo hanno portato nelle piazze d’Italia una protesta mai vista contro i truffatori del presente e del futuro.







L’onda anomala non si ferma. E non produce solo rabbia, mobilitazione e fermezza nell’opporsi al disegno di sfascio e di degrado dell’istruzione pubblica in Italia.

Le mobilitazioni contro il decreto Gelmini stanno creando anche forme di espressione e di comunicazione originali e vive, che dimostrano quanto bene facciano le lotte all’intelligenza individuale e collettiva.

Anna Adamolo (nome in cui è facile riconoscere un’analogia con “Onda Anomala”) è un nuovo personaggio che sta prendendo il suo posto nelle mobilitazioni fisiche e virtuali contro la politica del governo in materia di istruzione pubblica, scuola, università e ricerca.

Questo progetto è il frutto della collaborazione di collettivi studenteschi, precari, lavoratori della comunicazione sparsi per l’Italia e all’estero, che si sono uniti per dare al movimento uno strumento in più per esprimere la ricchezza dei propri contenuti e delle proprie forme comunicative.

Anna Adamolo è un “nome collettivo” attraverso cui chiunque (studenti singoli e organizzati, docenti precari e di ruolo, genitori, lavoratori della scuola, cittadini) può raccontare la propria esperienza e la propria storia, fare proposte di lotta e di miglioramento della scuola e università, creare contatti e nuove esperienze, o semplicemente esprimere il suo dissenso.

Anna Adamolo nasce dalle pagine e dai siti della rete, ma lo troverete presto nelle piazze e nelle strade d’Italia durante le mobilitazioni e i cortei, nelle lezioni autogestite, nelle iniziative di autoformazione, e in tutti i luoghi in cui studenti, insegnanti e famiglie lavorano concretamente per un diverso funzionamento dell’istruzione pubblica. Al servizio della crescita della conoscenza e non dei baroni, delle clientele politiche, degli appetiti economici e delle mafie.


Scrivi la tua protesta ad annaadamolo@ministeroistruzione.net e ad annaadamolo@inventati.org

Racconta come tu sei Anna Adamolo, telefona al numero
+39 0698351264

ANCHE SU FACEBOOK!
http://www.facebook.com/pages/Anna-Adamolo

IL VERO SITO DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA!
Da oggi il sito www.ministeroistruzione.net diventa il sito del nuovo ministro. Ma non basta, vogliamo scacciare il vecchio ministero pure da google, per questo chiediamo a tutti di partecipare al googlebombing contro il vecchio ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini, linkando l'indirizzo www.ministeroistruzione.net con la parola "Ministero dell'istruzione".