giovedì 5 febbraio 2009

nessun pacchetto sicurezza, medici, non spie!

Ieri il senato ha approvato l’ultimo atto del cosiddetto pacchetto sicurezza che tra i punti principali contiene:

-la tassa sul permesso di soggiorno (da 80 a 200 euro)

-la schedatura dei senzatetto

-la legalizzazione delle “ronde padane”

-la possibilità per i medici di denunciare i clandestini

Insomma, una legge che dopo l’instaurazione del reato penale di clandestinità sottolinea ulteriormente come una persona possa essere punita, penalizzata ed emarginata (peraltro anche dal primo fanatico che mette su la sua squadra di cacciatori di taglie) non tanto per qualcosa che fa, ma per qualcosa che secondo alcuni è: diverso, migrante, clandestino.

L’aspetto più disgustoso è senza dubbio il provvedimento leghista che, oltre a violare palesemente la costituzione, riduce il medico a fare il poliziotto e nega di fatto con la paura come strumento l’accesso alle cure mediche per tutti i migranti senza permesso di soggiorno, peraltro alimentando il rischio di incentivare circuiti medici “in nero” e di creare conseguenze gravi per l’intera sanità pubblica.

Ci chiediamo come sia possibile che nel nostro democratico paese si riesca ad adottare simili leggi razziste e perché mai un medico dovrebbe denunciare uno straniero e non un italiano, posto che (come Darwin insegna) i nostri patrimoni genetici, le nostre malattie come le nostre difese immunitarie sono le stesse.

E gli stessi dovrebbero essere anche i nostri diritti e le nostre libertà.

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